Le proposte dell’Alleanza contro la povertà
A partire dal 1 agosto, la sospensione del Reddito di cittadinanza è divenuta realtà per circa 160 mila famiglie. L’Alleanza contro la povertà in Italia ha subito espresso preoccupazione per le ricadute, che già si stanno registrando sui diversi territori. Si avvia dalle prossime settimane una fase nuova, nella quale famiglie e persone che vivono in una condizione di povertà assoluta e fragilità sociale non avranno altri riferimenti, se non i servizi sociali dei Comuni e le organizzazioni sociali e di volontariato. In alcune Regioni, il messaggio notificato dall’Inps ha suscitato allarme e, in assenza di indicazioni precise, una vera e propria ressa presso gli uffici dei servizi sociali, ai centro per l’impiego e le sedi Inps, a loro volta impreparati e privi di istruzioni.
Alla luce di questo, Alleanza contro la povertà in Italia ha chiesto, da un lato, che la sospensione sia momentaneamente derogata, con un prolungamento dell’erogazione del RdC, dall’altro che, contestualmente, i Comuni siano messi nelle condizioni di far fronte alle richieste e di esercitare le funzioni che la legge assegna agli Enti Locali.
Al di là di questa misura a breve termine, “emergenziale”, necessaria per far fronte immediatamente alla tensione sociale che viene segnalata, Alleanza contro la povertà ribadisce l’opportunità di modificare la legge. A questo scopo, con le 35 organizzazioni che ne fanno parte, ha prodotto un position paper, contenente analisi e proposte concrete, che verrà presentato al Senato il prossimo 14 settembre. Se ne propone qui un’anticipazione sintetica, allo scopo di offrire uno strumento di riflessione e di lavoro.