Si è tenuto ieri, giovedì 20 maggio, il T20 Forum on Social Cohesion, un momento di confronto per esperti e high level speakers italiani e internazionali per fare il punto sul futuro del welfare per promuovere una società più coesa, a cui ha preso parte anche Roberto Rossini, portavoce dell’Alleanza Contro la Povertà.
“All’inizio della pandemia per un lungo periodo si è pensato al domani guardando al passato, nel tentativo di ripristinarlo. Ora invece è chiaro quanto la trasformazione sia profonda e quanto sia determinante confrontarsi per pensare a un futuro possibile. Abbiamo bisogno di conoscenze e competenze per elaborare una visione contemporanea, che parta dalla consapevolezza della realtà che stiamo vivendo, con un’agenda che si collochi sui temi cruciali come disuguaglianza e coesione sociale. Il contrasto alla disuguaglianza è infatti una questione di valore ma anche di competenze, che presuppone una visione profonda di quello che accade nelle comunità, nelle Istituzioni e nelle economie”, così ha commentato Giovanni Fosti, Presidente Fondazione Cariplo co-promotrice insieme a ISPI dell’evento
“La pandemia ci ha lasciato in eredità nuove disuguaglianze- che si aggiungono alle pre-esistenti – e ha per lungo tempo bloccato il principale ascensore sociale, il sistema educativo. Occorre ora uno sforzo coordinato dei governi del G20 per i) assistere quei 100 e più milioni di nuovi poveri assoluti creati dalla pandemia a livello mondiale, ii) diminuire il prelievo fiscale sul lavoro e spostarlo su altre fonti di reddito contrastando l’elusione e l’evasione fiscale soprattutto tra le grandi corporations, iii) aiutare chi ha pagato lo scotto maggiore dalla chiusura delle scuole a recuperare il terreno perduto nell’acquisire competenze e nel passare dal sistema formativo al mercato del lavoro, iv) regolamentare il lavoro a distanza e renderlo accessibile anche a chi ha condizioni abitative difficili e v) garantire uguaglianza di opportunità alle donne e ai giovani”, ha messo in luce Tito Boeri, Coordinatore della Task Force on Social Cohesion del Think20
“La coesione non va vista solo come esito, ma come presupposto del lavoro sociale. Occorre creare reti aperte, solidali e riflessive capaci di includere ogni persona, a partire da chi è in povertà assoluta, su ognuno dei quali deve essere previsto un progetto personalizzato. La rete sarà composta dai soggetti pubblici istituzionali che animano il territorio (il comune e i servizi sociali, la scuola, la sanità, i centri per l’impiego ecc.) così come dai soggetti del terzo settore e del mondo profit. In questo contesto lo Stato ha un ruolo essenziale, sia per l’erogazione dicontributi monetari che per il sostegno delle reti di welfare. L‘obiettivo è creare una rete di promozione e di protezione, una rete di coesione sociale“, ha concluso Roberto Rossini, portavoce dell’Alleanza Contro la Povertà
Il Forum on Social Cohesion è il