I poveri, il grano e la regola delle armi

I poveri, il grano e la regola delle armi

huffingtonpost.it

La guerra ucraina minaccia gli equilibri alimentari del pianeta. La questione del grano ci dimostra che, in un sistema fortemente interdipendente, basta la crisi di un "elemento centrale" della produzione economica per provocare un effetto che – di passaggio in passaggio – cambia gli scenari in modo drammatico e imprevedibile con ricadute su povertà e ricchezza, su morte e vita

La crisi ucraina minaccia anche gli equilibri alimentari del pianeta, col risultato che milioni di poveri moriranno di fame. I numeri anticipano il dramma. Il prezzo del grano è cresciuto del 36% in tre mesi. Il grano ucraino non è distribuito perché le vie di trasporto sono bloccate o distrutte, a partire dai porti: il 95% dell’export di grano ucraino passa da Odessa. In futuro la produzione ucraina sarà a rischio a causa dei campi che rimarranno incolti: si stima saranno circa un terzo. La produzione ucraina è ridotta del 40% (era 33 milioni di tonnellate), la produzione russa invece aumenta (ora è 38 milioni di tonnellate), ma non si può distribuire a causa dell’embargo. Il grano russo e quello ucraino rappresentano il 28% degli scambi mondiali. Inevitabili le speculazioni e i saccheggi. Dove non ci arriva l’uomo, ci arriva… l’uomo attraverso la natura, perché con la crisi climatica la siccità e le alluvioni sono più frequenti. Tutto conduce allo stesso risultato: l’aumento del prezzo del grano.

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